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Tagliando un albero non abbassi la montagna. I veri problemi delle banche italiane

Dall’ esame dei bilanci dei gruppi bancari degli ultimi anni si nota con estrema evidenza che il principale problema della caduta di redditività risiede negli accantonamenti necessari per le presumibili perdite sui crediti di dubbia riscossione”. Così constata Andrea Scaglioni, studioso e analista di bilanci dell’Ufficio Studi Nazionale Fiba Cisl, nell’illustrare la situazione delle banche nel nostro paese. “Mentre i crediti dubbi sono una discreta percentuale dei crediti totali erogati dal sistema bancario, i ricavi ed i costi ordinari che le banche contabilizzano sono di dimensioni adeguate alla normale attività”.

Ma fra il primo gruppo di valori ed il secondo le dimensioni sono spropositate!

Facciamo una similitudine fisica per confrontare le grandezze. I crediti erogati dalle banche sono come una montagna di media altezza, sui 1.800 metri (e miliardi di €); di questi i crediti dubbi sono alti come il grattacielo Chrysler di New York: più di 300 metri (e miliardi di €). Provocano rettifiche alte come il grande albero di Natale davanti al Duomo di Milano, una trentina di metri (e miliardi di €). I costi del personale, sui quali per qualcuno occorre potare decisamente, al confronto sono alti come un medio cipresso di campagna, una ventina di metri (e miliardi di €)”.

Il problema che sta alla base delle perdite delle aziende deriva dunque dall’enorme massa di crediti già erogati e non dal moderato costo del personale!

Quindi, a conclusione della metafora, per ricominciare a far guadagnare le banche non serve un giardiniere…!

Paola Vinciguerra

Cisl

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