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BENFENATI (FISASCAT-CISL): “TERZIARIO E INDUSTRIA SETTORI CORRELATI, MAGGIORE ATTENZIONE DA PARTE DELLE ISTITUZIONI TUTTE

Mercatone Uno, 1360 gli addetti dei 34 punti vendita del noto marchio della vendita dei mobili e complementi d’arredo per i quali il Tribunale di Bologna ha autorizzato la svendita speciale delle merci.Nessuno dei tre punti vendita della provincia (Ferrara, Mesola, San Giuseppe di Comacchio) fa parte dei 34 di cui la chiusura è annunciata.

L’incertezza sul futuro in realtà riguarda tutti i lavoratori ed associati in partecipazione di Mercatone Uno (4.000 in Italia e 80 nella provincia ferrarese); non essendo stata ancora formalizzata alcuna proposta di acquisizione da parte di un potenziale investitore,di cui la direzione di Mercatone Uno ha riferito a più riprese ai sindacati , che, comunque, stando alle ultime notizie divulgate sui media, dovrebbe riguardare solo una parte dei 79 negozi.

“Anche a Ferrara, in accordo con l’impegno nazionale, riteniamo sia doveroso accendere i riflettori sulla delicata vicenda di Mercatone Uno – dice il segretario provinciale Fisascat-Cisl Luca Benfenati – le lavoratrici ed i lavoratori, quando rischiano di perdere il posto di lavoro, dovrebbero essere tutti uguali e ricevere la stessa attenzione”. “Mercatone Uno – ha proseguito il dirigente sindacale – è un caso emblematico della sottovalutazione dei rischi che il Paese sta correndo: ci potremmo ritrovare, in tempi brevi, ad essere un mercato periferico e di nessun interesse per gli investitori nazionali ed esteri. Il settore del terziario, come il settore industriale merita un’attenzione maggiore anche da parte del Governo e delle istituzioni”

CISL Ferrara C.

La Cisl Ferrara, avec ses 28 153 membres répartis dans toute la province, est un point de référence important pour les travailleurs et les citoyens ; le syndicat offre chaque jour une aide concrète pour la protection des droits, garantissant une aide concrète afin de résoudre les problèmes de la vie quotidienne. À travers ses structures syndicales, la CISL défend les travailleurs de tous les secteurs du monde du travail, les retraités, les chômeurs et les travailleurs atypiques, sans aucun préjugé politique, religieux ou ethnique.

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