La chiusura degli uffici postali nei piccoli centri danneggia le fasce deboli
Il sindacato dei pensionati FNP CISL del distretto OVEST di Ferrara, (che raggruppa i comuni dell’Alto Ferrarese), unitamente all’associazione di volontariato ANTEAS di Reno Centese, con la presente lettera Aperta, ribadiscono la propria contrarietà alla chiusura dell’ufficio Postale di Reno Centese prevista per i prossimi giorni, a seguito della sentenza del TAR.
La chiusura degli uffici postali nei piccoli centri come Reno Centese , (ma anche Montesanto, Masi San Giacomo e Marozzo nella provincia di FERRARA), non può essere decisa solamente a seguito di un piano industriale di Poste Italiane. Tale piano potrà aver tenuto conto di produttività ed aspetti economici, ma non tiene in nessuna considerazione la validità e la presenza di un servizio importantissimo soprattutto per i pensionati.
Si tratta di un servizio pubblico indispensabile, particolarmente per gli anziani, cui possono approcciarsi limitando i loro disagi di dipendenza da altri. Infatti la chiusura di tale ufficio, comporterebbe il dover ricorrere a terzi per raggiungere uffici dislocati in altri luoghi, con aggravi anche economici personali, non avendo a disposizione una rete di servizi pubblici di trasporto conciliabili con le proprie esigenze di vita quotidiana.
Senza entrare nel merito delle scelte che il Sindaco del Comune di Cento, intenda adottare per opporsi alla sentenza del TAR,(noi auspichiamo un ricorso al Consiglio di Stato che già si è espresso favorevolmente in altre parti), l’invito che FNP e ANTEAS sentono di sottoporre ai dirigenti di Poste Italiane, al presidente della Regione, al presidente della Provincia e al Sindaco stesso è quello di valutare anziché dismissioni di uffici, investimenti negli uffici dei piccoli centri. Essere così più vicini ai bisogni degli anziani, ricreando quel rapporto di fiducia importantissimo anche nella gestione dei risparmi. La sensazione che invece ora si registra, è un senso di abbandono, non vicinanza e assistenza. Le Poste hanno fatto e possono fare ancora oggi importante anche una piccola frazione come Reno Centese.
Non si dimentichi che il terremoto del 2012 ha fortemente colpito la popolazione di quei territorio, che il PUBBLICO, con Regione e Comune in testa, ha affrontato l’emergenza investendo per mantenere i servizi primari come le scuole, cercando di evitare lo svuotamento dalle frazioni, e proprio a Reno Centese, ora esiste un ampio e moderno polo scolastico. Naturalmente dietro ci sono le famiglie, che attualmente fruiscono o potenzialmente potranno essere fruitori di servizi postali.
Il sindacato dei Pensionati FNP-CISL e l’associazione di volontariato ANTEAS, nei rispettivi ruoli, ritengono che quanto sopra espresso, non sia chiedere una regalia; ma partendo da questo, (opporsi alla chiusura di una Posta), avviare un percorso di rivitalizzazione dei piccoli centri, con il coinvolgimento necessario della popolazione, “ma anche di coloro che i servizi li erogano e gestiscono”, non per loro, ma per i residenti.
Cento lì 23/06/2016
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