Ceramica Sant’Agostino: una grande risposta alla tragedia del 2012
Quattro anni, sono passati quattro anni dalla tragedia del terremoto che ha colpito il nostro territorio. E fra le abitazioni private e le aziende che hanno subito fortissimi danni c’è stata sicuramente la “Ceramica Sant’Agostino”, dove, inoltre, in quella notte maledetta hanno perso la vita durante il turno di lavoro Nicola Cavicchi e Leonardo Ansaloni.
Quattro anni dove sin dal giorno dopo il sisma, ci si è rimboccati tutti le maniche per continuare l’attività produttiva dentro i capannoni rimasti integri, dove la Proprietà non ha trascurato nulla del fattibile per tornare una delle più importanti realtà manifatturiere del nostro territorio, dove tutti i Lavoratori si sono adoperati per adattarsi professionalmente alle esigenze organizzative dettate dalla ricerca nel “limare” il più possibile il ricorso alla cassa integrazione in concerto con tutte le produzioni e lavorazioni possibili.
Quattro anni dove le turnazioni sono cambiate di continuo, dove gli spostamenti del personale fra reparti ed uffici sono stati una costante quotidiana, dove organizzare il tutto è stata una impresa biblica, dove spesso i bonifici dei pagamenti della cassa, erogati direttamente dall’Inps, sono arrivati in ritardo mettendo in difficoltà le famiglie dei dipendenti, dove la richiesta dei finanziamenti previsti per la ricostruzione è dovuta passare per una burocrazia “tipicamente” italiana e dove … nonostante tutto, si sono mantenuti TUTTI i diritti contrattuali e sindacali, anche quelli legati al Premio Aziendale, mai inferiore a quanto percepito prima del terremoto.
Ed ora, come si suol dire, si vede la luce in fondo al tunnel. Già da oltre due mesi è stata interrotta la cassa integrazione, un segnale positivo sia per l’oggi che per il domani. Per l’oggi in quanto le retribuzioni tornano piene per tutti i lavoratori e per il domani in quanto questo significa probabilmente non trovarsi a gestire esuberi con la partenza dei nuovi impianti.
Nuovi impianti che saranno operativi ad inizio prossimo anno: il nuovo magazzino automatico e la nuova linea produttiva inserita dentro il capannone ricostruito con tutti i crismi antisismici più moderni. La potenzialità del nuovo impianto sarà importante come importante la sua modularità, in grado di produrre formati di piastrelle classici come quelli di ultima tendenza.
Ancora pochi mesi quindi, e la “nuova” Ceramica Sant’Agostino riprenderà a pieno la produzione. Come Femca Cisl plaudiamo lo sforzo comune di Azienda e Lavoratori, una grande risposta alla tragedia del 2012.
Ferrara, 27/06/2016
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